Smettere di fumare con l’ipnosi

Come tutte le dipendenze anche il fumo è una cattiva abitudine e come ogni cattiva abitudine si può intervenire per interromperla. In questa abitudine sono coinvolti dei meccanismi cerebrali di gratificazione; sono coinvolti i circuiti cerebrali del piacere, che portano a sperimentare più e più volte il piacere della sigaretta. Staccarsi dall’abitudine del fumo è perciò più facile a dirsi che a farsi per ragioni fisiologiche e per ragioni psicologiche.

E’ tanto difficile sia perdere il rituale dell’accendersi la sigaretta, sia far si che i circuiti neuronali coinvolti non richiedano più la nicotina. Vi è anche ragione di credere quindi che quando giunge il momento della decisione di voler smettere definitivamente vi debba essere una forte motivazione. Ed è proprio su questa motivazione che si intende lavorare attraverso un percorso psicologico e attraverso un leggero stato di trance ipnotica e naturale. Non si smetterà mai di ribadirlo, ma circa ogni 90 minuti ogni persona ha necessità di entrare in questo stato naturalmente. L’ipnosi è un fenomeno connaturato a ogni uomo. Si entra in ipnosi quando, per esempio si attende il pullman e il tempo scorre veloce, o si va in un’ipnosi naturale per esempio quando si sogna ad occhi aperti. Non vi è nulla da temere dall’ipnosi quando è naturale ed è utilizzata da chi ha effettuato un percorso quadriennale in una scuola di psicoterapia. Si possono sfruttare queste caratteristiche innate dell’uomo, come la capacità di sognare a occhi aperti per valutare la propria motivazione a smettere di fumare e verificare prima di tutto quando è il momento giusto in cui intervenire con l’ipnosi per smettere definitivamente. Sfrutto anche dei test e delle domande che danno conferma se è il momento giusto per farlo. Infatti capita che si decida di farlo e non si riesca nel proprio intento. Conosco due approcci per interrompere tale abitudine; un approccio avversativo e uno più dolce che valuta anche la motivazione iniziale. Per smettere in modo avversativo con l’ipnosi, è sufficiente portarsi a sentire disgusto per il fumo, e a provarne nausea, per via del fatto che la sigaretta in se contiene tantissime sostanze nocive che distruggono l’organismo. Queste modalità possono interrompere l’uso della sigaretta, ma solo per brevi periodi. La motivazione viene per così dire indotta dall’esterno ed è basata sulla pericolosità della sigaretta, sui danni e i fastidi che essa arreca a se stessi e agli altri. Si sortisce un effetto breve; il tempo della durata della paura e del timore dei danni che essa arreca. Di solito è breve. Le modalità avversative hanno scarsa durata se non sono accompagnate da un percorso in cui si matura una scelta consapevole. Ribadisco quindi che vi sono due tipi di motivazioni che portano a smettere, una motivazione esterna dettata dall’incombere del pericolo sulla salute della persona; una, interna, maturata e riflettuta nel tempo, magari discussa, e che nasce come un scelta ponderata per così dire, ispirata al momento giusto, come scelta personale e non come imposizione suggerita dalla paura che viene di solito dall’esterno. Solo quando emerge in germe questa reale motivazione interna allora si si re-cidono alla radice le ragioni di tale cattiva abitudine, spesso una volta e per sempre. Perciò vale la pena poter fare un breve percorso iniziale e far nascere questa motivazione internamente. Secondariamente, quando tale motivazione è presente, si può provare a misurarla e a vagliarne la forza interiore che spinge a smettere. Sosteneva Virgilio l’autore dell’Eneide, “Possunt quia posse videtur”; vale a dire si può fare tutto ciò che realisticamente si riesce a immaginare, avendo fiducia che la propria immaginazione anticipi un percorso di riuscita nel proprio interno, senza il timore di incorrere in una ricaduta. E quando di una determinata scelta se ne possono immaginare in modo vivido le tutte le conseguenze positive, allora si può avere la fiducia che quello è il momento in cui vale la pena intervenire. In che cosa consiste perciò l’intervenire sullo smettere di fumare con l’ipnosi? Si chiede alla persona di fare fluire le proprie sensazioni, le immagini mentali, i suoni che vengono dall’interno, immaginando di credere di avere già smesso di fumare. Si chiede come si vedrebbe il proprio futuro e che cosa succederebbe realmente nel momento in cui ciò dovesse avvenire. Si possono utilizzare dei simboli da far immaginare come il passaggio su di un ponte che simbolicamente connette il presente con il futuro; poi ci si può immaginare di fermarsi a metà di tale ponte e osservare se stessi dall’altra parte, in un tempo in cui si ha già smesso di fumare, come se questo già fosse accaduto. E allora si chiede di descrivere tutt’attorno che cosa si può vedere davanti a se, in questo gioco di intensa fantasia. Se la scelta anticipa i tempi allora quella parte che è meno razionale e che può essere ridefinita inconscia, mostrerà delle immagini delle emozioni, delle sensazioni, “dei suoni dell’anima”, che lo faranno capire chiaramente. Se invece tutti segnali che emergono dal proprio inconscio sono per così dire positivi e assecondano la scelta nel momento attuale, anche allora, lo si intuisce allo stesso modo. C’è dentro di noi una parte saggia per la quale quando non vi è nulla di preoccupante nel futuro lo si distingue e si distingue che quello può essere il momento opportuno per farlo. Per avere ulteriore conferma si possono fare delle ulteriori prove e si chiede alla persona, di immaginare di lasciare che sia il proprio corpo a suggerire che quello sia il momento opportuno per decidere di abbandonare il fumo della sigaretta. Si può fare immaginare di disporre la scelta di smettere di fumare su di una mano e la scelta di proseguire sull’altra mano. Si chiede di capire che cosa succede se la scelta migliore è suggerita dalla percezione della leggerezza o dalla pesantezza di una delle due mani. Può succedere che le proprie mani compiano effettivamente dei movimenti naturali e spontanei inconsapevolmente che rispecchiano la scelta migliore. Un ulteriore conferma la si può ottenere portando la persona a immaginare di percorrere un ponte simbolico e questa volta la si invita, non a fermarsi a metà del ponte per osservarsi, ma a proseguire sino ad attraversarlo tutto, immaginando che dall’altro lato vi sia il futuro da vivere e non solo da sbirciare; allora la persona può immaginare di fare un viaggio nel futuro e di notare che cosa succede dall’altra parte del ponte nel momento in cui lo fa, immaginando che il proprio futuro consista nell’non essere mai più fumatore (1). Se anche in questo caso i segnali sono positivi allora si può procedere con un ulteriore suggestione a smettere nelle quali si può associare un senso di disgusto e di nausea verso la sigaretta, e un senso di profondo benessere all’idea di avere smesso per sempre (2). Si può ulteriormente rinforzare anche emotivamente questo senso di profondo benessere, immaginando di riporre tutte le sigarette in un cesto di una mongolfiera che può volare su in alto nel cielo e scomparire per sempre. E’ un modo per accommiatarsi dalle sigarette, sentirne il distacco; talvolta si piange dalla commozione. Questa è la seduta in cui si impartisce la suggestione ipnotica di smettere definitivamente di fumare.

 

1 Nicolino Rago, Federica Volpi: Domani Smetto, interrompere comportamenti nocivi, l’uso esplorativo dello pseudorientamento nel tempo, Roma, Franco Angeli, 2/2015, pag 32-48.
2 Rolando Wheilbacher e Carla Bosisio: Smettere di fumare con l’ipnosi, Roma, Franco Angeli.

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