La Fibromialgia e la sua cura attraverso l’ipnosi

La fibromialgia è una sindrome funzionale, caratterizzata da dolore molto intenso muscoloscheletrico, diffuso. Per funzionale si intende che nessun organo è danneggiato, ne è solo compromessa la funzionalità. Essa è associata a fatica cronica, sonno che non ristora; si presenta spesso insieme ad altre psicopatologie, come ansia generalizzata, depressione. La qualità della vita della persona che ne soffre è decisamente carente. Essa insorge tra i 30 e 50 anni. E’ indicata ai primi posti tra le malattie reumatiche e non si riscontrano dei cambiamenti a livello periferico ma solo a livello centrale. In generale vi sono modificazioni delle aree cerebrali con riduzione dei neuroni, in aree cerebrali che ricevono e elaborano gli stimoli dolorosi, e vi sono anche deficit nella memoria e nell’attenzione. Sembrano avere un ruolo determinante lo stile di vita, i fattori stressanti e i fattori psicologici. Tant’è che in concomitanza della fibromialgia compaiono disturbi d’ansia generalizzata, depressione del tono dell’umore, disturbi somatoformi e di personalità. Lo stile di vita è distorto nei suoi aspetti qualitativi, gli eventi stressanti vengono amplificati a discapito del vissuto doloroso che così si amplifica anche esso e la percezione del dolore aumenta. Vi è traccia di eventi stressanti anche nell’infanzia, talvolta vi è semplice trascuratezza e incuria psicologica che se da un lato non sono mai stati elaborati, dall’altro lato richiedono di essere rivisitati, riletti e ridefiniti in presenza di una terza persona, una persona esterna con la quale comprendere come abbiano influito le esperienze traumatiche e come queste possano essere osservate sotto una nuova luce per essere “riparate”.

La distribuzione del dolore nel corpo
Il dolore è diffuso in diversi distretti: colonna vertebrale, cingolo scapolare, arti superiori e inferiori. Il dolore si associa spesso al dolore provocato dalla percezione dolorosa di stimoli tattili non dolorosi. Si focalizza sui cosiddetti tender o trigger point. E’ presente astenia, ovvero una mancanza di energia, sonno non ristoratore, concomitanti comparse di depressione, colon irritabile, cefalea. Dopo avere escluso ogni patologia medica a livello dei muscoli e delle ossa per riconoscere e appurare che si tratta di fibromialgia occorre individuare 11 dei 18 tender point dislocati nelle diverse parti del corpo.

L’uso dell’ipnosi nella fibromialgia
Le strategie ipnotiche generali richiedono che la persona si senta riconosciuta e riconosca l’importanza del proprio vissuto doloroso, al fine di poterlo modificare. Le tecniche ipnotiche affiancate a quelle auto ipnotiche servono a ridurre la percezione del dolore reale. I trattamenti farmacologici usati sono pochi e di scarsa utilità; mentre occorre integrare all’ipnosi, delle terapie fisiche e ad esse la costruzione di una buona relazione con il terapeuta con cui un po’ alla volta si re impara a esprimere i propri conflitti, i propri desideri, i propri vissuti reali in un contesto protetto. Dovendo schematizzare un approccio ipnotico alla fibromialgia si può procedere con la terapia ipnotica del dolore cronico, con la terapia ipnotica per l’insonnia o di altri disturbi del sonno, con la gestione dell’ansia e infine con la focalizzazione sulle risorse per combattere la depressione. Ognuna di queste fasi non è nettamente distinta dall’altre. Ogni psicoterapia va studiata ed adattata alle esigenze di ogni singola persona. (1).

1 Cfr.: A cura di Giuseppe De Benedittis, Claudio Mammini, Nicolino Rago: Blue Book, La guida all’ipnosi evidence based, Milano, Franco Angeli, 2018: La fibromialgia di Giuseppe De Benedittis pag. 39-43.

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